Quando ritornare con l’ex non funziona

A buona parte delle persone è capitato, di ritornare con l’ex, per provare a vivere con successo la relazione che una volta non ha funzionato

I motivi per cui riprovarci possono essere molti e diversi.

Dal ricordo di un sentimento profondo, ancora vivo, per cui quella persona ha continuato ad essere speciale e importante.

Oppure per la passione vissuta e mai più riprovata nelle relazioni successive, poi comunque concluse.

O per altri aspetti importanti come ad esempio un figlio, per cui, il desiderio di ritornare tutti insieme, è una spinta forte e motivata

Sono solo alcuni esempi 

Ritornare con l’ex – si ritorna con l’ex perché un filo rosso ci collega a quella persona, nonostante il tempo e la distanza, perché qualcosa è irrisolto, incompleto, non ancora concluso

Si riprova perché “questa volta” le cose funzionino, per cui mettendoci tutta la buona intenzione e volontà

Nel periodo di distacco dalla prima relazione, ognuno dei due dovrebbe aver elaborato le emozioni e le situazioni vissute di incomprensione e difficoltà, cercando di capire cosa non ha funzionato

Prima di proseguire, vorrei soffermarmi sul distacco

ELABORARE IL DISTACCO dall’ex

Anche se non ci sono regole scritte, è bene considerare che per superare le tensioni, la rabbia, la nostalgia e il dolore di una relazione che finisce, è necessario un periodo per superare “il lutto”.

E’ il termine di qualcosa che ci ha coinvolto profondamente.

Una storia può terminare di fatto, perché non ci si vede, né sente più, ma, ha bisogno di un periodo perché la parola “fine” venga accettata anche dal Cuore e dall’Anima e possano ritornare alla serenità, alla pace

Si stima che occorra almeno un anno!

A volte ne serve di più

In questo periodo può accadere di sentire una forte mancanza dell’altra persona e può essere difficile evitare di cercarla

Magari si cede al dolore, disposti a compromessi che non rispettano totalmente i propri principi e valori, si viene a meno al rispetto di sé.

Oppure si propone una riconciliazione con propositi che non si è in grado di mantenere perché si è evitato di attraversare la palude della sofferenza, impedendole di fare il suo lavoro :

Aiutarci a capire cosa possiamo fare per noi senza dipendere dall’altro

Tutte le volte che non si affronta un giusto periodo di distacco per rafforzarsi, ricercando il proprio equilibrio e serenità, è molto probabile che il tentativo di ripartire con un nuovo capitolo affondi facilmente

E’ anche possibile che serva un po’ meno tempo di distacco, ma concedersi l’anno non può che aiutare a consolidare la serenità ritrovata e creare una base di ripartenza più matura

COLPA E RESPONSABILITA’ nel ritornare con l’ex

Ritornare con l’ex, richiede un passaggio fondamentale: scegliere tra incolpare o assumersi la responsabilità

Se nel periodo di “lutto” si è rimasti ancorati a quanto subito, alle mancanze, ai torti, ai tradimenti; si evita di guardare a come, con parole, atteggiamenti e pensieri, si può aver contribuito a creare quella situazione.

E’ probabile che ci si senta nella “ragione”, senza maturare la consapevolezza di cosa è stato (o non) fatto o detto e che, ci ha messo del suo, in ciò che si è vissuto con difficoltà e sofferenza.

Questa lacuna non permette di comprendere cosa migliorare, per agire diversamente e in modo costruttivo nella nuova relazione

Stare fermi sulle proprie posizioni, vuol dire rinunciare a migliorare quegli aspetti che permetterebbero di porsi con maggior sicurezza, fiducia, assertività e coerenza a ciò che si sente e si desidera, in primis per sè

La conseguenza della rinuncia è ripetere schemi che già non hanno funzionato una volta

Al contrario voler scavare in sé per tirare fuori la forza e il coraggio di cambiare per dirigersi verso il rispetto e l’amore per sé, è assumersi la responsabilità della propria felicità e, di riflesso, sulla relazione che ci fa star bene e appaga

I condizionamenti e meccanismi che hanno influenzato la rottura della relazione. generalmente risalgono allo stampo segnato dalla prima relazione vissuta, quella con mamma e papà.

Ogni piccola comprensione di questi automatismi, premia, aumentando la fiducia e la stima in sé, che crea la base giusta per ricominciare

“MINESTRA RISCALDATA”

Mancando un buon lavoro per capire, responsabilizzarsi e fidarsi, difficilmente si potrà avviare una relazione diversa, più solida e soddisfacente.

Sarà facile scivolare nelle stesse dinamiche di difesa e accusa, detto/taciuto, vittima/carnefice, che, dopo i primi tempi di euforia, faranno crollare l’entusiasmo e rivivere l’ansia, l’incomprensione, la rabbia e la frustrazione.

Nulla può cambiare, senza la volontà reciproca

Reciproca, non vuol dire che uno fa per tutt’e due, ma che entrambi i partner sono disposti a costruire lo spazio comune con impegno, sostegno e volontà a crescere insieme

Allora la relazione decolla e può realizzare il sogno

Inizia con il piede giusto, RIPARTI DA TE

Foto di Priscilla Du Preez – Unsplash

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Dora Simonetta

 

 

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