Qualcuno che ti AMI Qualcuno da AMARE Qualcuno con cui CAMMINARE Qualcuno con cui PARLARE Qualcuno con cui COSTRUIRE OGNI GIORNO UN PEZZO DI FELICITA'
‘E’ importante ricordarsi di questo MERITO.
Al MERITARE è legata anche la percezione del proprio VALORE, che non vuol essere la superbia o la presunzione, ma la capacità di riconoscere CHI e la SITUAZIONE che aiuta a crescere questo valore.
Un errore comune a diverse persone è aspettarsi che il proprio valore venga riconosciuto da qualcuno, soprattutto quando costa pene e dolori.
La sofferenza assume un significato distorto.
Se resisto, lotto, sopporto quando molte rinuncerebbero, allora vuol dire che sono più in gamba, che so cosa vuol dire amare….e intanto non mi accorgo di quanto sto male.
Purtroppo, a volte diventa abitudine, che consuma lentamente quel poco valore che mi do, facendomi scivolare nella dipendenza dall’altro e dei suoi umori; trascurando il resto della vita, sogni, ambizioni, desideri, ma anche, talvolta, i figli.
Il VALORE che invece riesco a riconoscermi indipendentemente dagli altri, perché so di aver superato difficoltà, sfide, conosco i miei pregi e accetto anche i miei difetti, so che sono migliorabili o che ho la capacità di acquisire competenze, che in me vedo ma che sono poco sviluppate; allora riesco ad essere più in contatto anche con CHI e COSA mi fa bene o no.
Mi permetto di meritare
Il NO può essere una sfida, che sono in grado di valutare se riesco a sostenerla e superarla oppure è meglio rinunciare.
Mentre se sono nel continuo bisogno di conferme dall’esterno, è probabile che mi ci butti a pesce, finendo in una rete di confusione, delusione, frustrazione
Più imparo a conoscermi e riconoscermi più è facile vedere la DIREZIONE e chi, cosa è in sintonia con essa.
La sofferenza è utile alla consapevolezza fino a quando non raggiungo la percezione del mio VALORE, dopo la strada prosegue scegliendo la GIOIA e la SERENITA’ perchè
LI MERITO

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Dora Simonetta