
L’Aiuto è nobile, senza dubbio, a condizione che arrivi dal Cuore.
Essenziale è che il Cuore sia colmo di Amore per Sè, perchè attraverso l’aiuto, riceve nutrimento per l’Anima, provando un senso di appagamento per aver seguito ciò che sentiva. Leggero e ricco, si sente più vivo.
Diverso è quando il cuore è carente di amore per sè.
Allora l’aiuto può arrivare da un senso del dovere, spinto dal timore del giudizio sociale che porta con sè il peso del tempo e dell’energia spesi.
Oppure è una modo per controllare l’altro facendo sentire la nostra presenza indispensabile, perchè diversamente non potrebbe farcela, e caricando il gesto di aspettativa sul ritorno di quanto fatto.
Talvolta si aiuta, anche se non richiesto, per richiamare attenzione e far pesare all’altro l’ingratitudine, manipolandolo con il senso di colpa.
Poi ci sono le volte che l’aiuto è referenziale a ciò che gli altri vogliamo vedano di noi.
E’ importante chiedersi con onestà cosa ci spinge ad aiutare qualcuno, testa o cuore? La testa ha mille pretesti per farlo, il cuore solo uno, che sia pronto a dare per nulla in cambio.
Dora S Cazzadore